mercoledì 4 giugno 2014

Alieno o umano?

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I test del DNA sullo scheletro della creatura di quindici centimetri ritrovata in Cile, dimostrano che in realtà potrebbe essere umana.
Dieci anni fa sono stati trovati in Cile le ossa di uno scheletro di quindici centimetri con una testa sovradimensionata.
Lo scheletro, denominato Atacama umanoide, o più semplicemente Ata, è sempre stato considerato come feto abortito, una scimmia o anche un alieno, dalle più svariate teorie.
Ora gli scienziati della Stanford University hanno compiuto i test del DNA conclusivi i quali hanno mostrato che si tratta di un umano mutato.
Sono calati dei dubbi, dunque, su quello che era stato salutato come una prova definitiva di vita aliena, un visitatore mummificato da un altro pianeta.alieno 2
Nelle settimane precedenti al documentario trasmesso dall’organizzazione Sirius, gli appassionati di UFO erano diventati sempre più eccitati per il fatto che il film avrebbe potuto annunciare un importante passo avanti nella ricerca di forme di vita extraterrestri.
Gli esperti dicono che il piccolo scheletro di certo porta molte delle caratteristiche di come abbiamo sempre creduto possa essere una forma aliena, in particolare, una grande testa e occhi obliqui.
Secondo il giornale cileno locale, un uomo di nome Oscar Munoz lo ha trovato il 19 ottobre del 2003, quando era alla ricerca di oggetti di valore storico a La Noria, una città fantasma nel deserto di Atacama.
Vicino a una chiesa abbandonata, Munoz trovò un panno bianco che conteneva, secondo il giornale, uno strano scheletro non più grande di una penna.alieno 3
Era una creatura con denti duri, una testa gonfia con un ulteriore strano rigonfiamento sulla parte superiore.
Il suo corpo era squamoso e di colore scuro e, a differenza degli uomini, aveva nove costole.
Dopo sei mesi di ricerca da parte di scienziati della Stanford University, l’Atacama
Humanoid rimane, comunque, un profondo mistero, ha detto il medico e fondatore del Disclosure Project, il Dott. Steven Greer.
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"Abbiamo viaggiato a Barcellona a fine settembre 2012 (dove si trova ora lo scheletro) per ottenere dettagliati Raggi X, TAC, scansioni e prelevare campioni genetici per i test presso la Stanford University."
Essi hanno potuto concludere che si tratti di una “mutazione interessante” di un essere umano maschio, sopravvissuta al parto tra i sei e gli otto anni.
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"Posso inoltre dire con assoluta certezza che non si tratta di una scimmia- ha aggiunto il Dott. Greer."
 E’ umano, secondo i risultati del DNA, respirava, mangiava, e aveva un metabolismo funzionante.

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